Bonifica idraulica e difesa del suolo

La bonifica idraulica del comprensorio è sinonimo di difesa del suolo che viene esercitato, senza soluzione temporale di continuità, con la funzione di drenaggio della rete e degli impianti consortili
Il drenaggio superficiale del territorio alto ed il relativo smaltimento avviene a gravità tramite lo stesso reticolo irriguo che svolge infatti una funzione di tipo promiscuo (irriguo-idraulica) sostituendosi in gran parte alla rete di scolo.
A Sud del "gradone" naturale, lungo la grande depressione geologica che si estende fino al fiume Po, è ubicato invece il bassopiano, in tempi remoti sede naturale e perenne di acquitrini ravvivati dalle frequenti alluvioni. La giacitura dei terreni, altimetricamente inferiori rispetto all'altopiano di circa 10,00 m. è soggiacente di diversi metri al livello di piena ordinaria dei fiumi Po, Adda e Lambro. Il drenaggio avviene con una articolata ramificazione di canali di bonifica che fanno capo agli impianti idrovori, che immettono le portate nel collettore principale confluente in Po a Castelnuovo. Quando i deflussi dei fiumi sono contenuti è possibile scaricare a gravità, in caso contrario (per circa 60 giorni all'anno alternativamente) è necessario mettere in esercizio i diciotto gruppi elettromeccanici idrovori distribuiti in cinque impianti. La potenzialità di smaltimento è pari a circa 22.400 l/s. raccolti con una rete che si estende per quasi 200 Km; il territorio meccanicamente sotteso è di circa 7.000 Ha


Irrigazione

La parte alta è irrigata dal Canale Muzza che dipartendosi a Cassano dal fiume Adda si sviluppa per circa 40 km. e distribuisce le acque a 36 bocche o canali secondari, che a loro volta danno origine ad una rete di distribuzione capillare( oltre 400 canali) che si estende per più di 4.000 Km sottendendo un territorio diretto di circa 55.000 Ha.

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